Published on Ottobre 21st, 2009 | by Nidil_Firenze
3Il mercato del lavoro in toscana: ancora segnali negativi
Ho davanti a me i dati degli avviamenti al lavoro nella nostra regione del primo semestre 2009 raffrontati con quelli dello stesso periodo dell’anno scorso resi noti dalla Regione Toscana.
Ci mostrano una riduzione di 71.848 avviamenti pari a -17,9%.
Scorrendo l’elenco della varie tipologie contrattuali assistiamo ad una riduzione degli avviamenti a tempo indeterminato pari a – 33,3%.
Calano anche gli avviamenti con le tipologie di contratto precario: tempo determinato – 13,6%, Apprendistato – 28,4, Somministrazione –29,9, Contratti a progetto –9,7.
Ci sono solo tre tipologie contrattuali che hanno il segno più, si tratta del lavoro occasionale + 14,8%, del lavoro intermittente + 76,2, dei tirocini + 7,9%.
Quali conclusioni trarre da questi dati:
la prima evidenzia come gli effetti della crisi si facciano ancora sentire appieno: l’occupazione cala, in particolare quella stabile: gli occupati calano dell’1% nel primo trimestre 2009 rispetto al trimestre precedente (- 15.000 unità), il tasso di disoccupazione passa dal 5,4 di un anno fa al 6,2 (+ 14.000 unità);
la seconda mostra un mercato del lavoro che vede ulteriormente peggiorare le condizioni di precarietà dei lavoratori: la percentuale di assunzioni con le varie tipologie di contratti a termine arriva all’86 % del totale delle assunzioni, inoltre nella crisi si utilizzano le forme contrattuali più flessibili e meno costose.
Non abbiamo il dato del lavoro nero che sta sicuramente aumentando.
Siamo molto preoccupati: in queste settimane termineranno i periodi di cassa integrazione e le indennità di disoccupazione, quindi ai molti precari che si sono trovati senza un lavoro si aggiungeranno anche molti lavoratori che dalla cassa integrazione passeranno alla disoccupazione.
La situazione potrebbe diventare esplosiva, il Governo continua a cullarsi nell’idea che la crisi è finita senza pensare che, anche se la ripresa partisse, gli effetti sull’occupazione si cominciano a sentire dopo 12-18 mesi.
Stare senza reddito per tutto questo periodo non è sostenibile.
Per questo la CGIL chiesto che siano raddoppiati i periodi di cassa integrazione e di disoccupazione.
Richiesta che sino ad oggi non è stata accolta dal Governo.
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